ALTERATION SPACE

ALTERATION SPACE Digital Fashion Collection

Digital Fashion Collection

ACQUA FOUNDATION LANCIA IL PROGETTO CHARITY “ALTERATION SPACE”

Il duo di artiste Anna Nazaretskaia e Daria Elkina creano una collezione di Virtual Clothing i cui proventi andranno ad Amref.

Obiettivo del progetto è sensibilizzare sui danni ambientali e l’inquinamento causati dal “fast fashion” e per una rivoluzione sostenibile del settore.

Acqua Foundation, charity di respiro internazionale che opera nel campo dell’arte con progetti incentrati sul tema della tutela e della conservazione dell’ACQUA insieme alle artiste Anna Nazaretskaia e Daria Elkina, ha lanciato ALTERATION SPACE – un progetto digitale sviluppato dalle artiste per combattere l’impatto ambientale dell’industria del fast fashion.

Il progetto mira a sensibilizzare l’opinione pubblica sui danni ambientali e
l’inquinamento causati dalla moda “usa e getta”. Il duo di artiste ha creato una collezione di abbigliamento digitale ispirata al tema degli stati fisici dell’ACQUA, una collezione che vuole essere uno statement sulla tutela
ambientale e suggerire all’industria della moda soluzioni per un futuro più equilibrato e sostenibile.

“Acqua Foundation è un’organizzazione filantropica che si occupa della preservazione dell’acqua e della sua governance a livello globale, collaborando con artisti italiani e internazionali. ALTERATION SPACE è un progetto innovativo che si pone l’obiettivo di stimolare il mondo del fashion – la seconda industria che consuma più acqua al mondo – per un futuro sostenibile. Il mondo della moda con il suo glamour e la capacità di raggiungere un’audience così ampia ha l’opportunità unica di ripensarsi e mettersi alla guida di un cambiamento ormai imperativo” afferma Gabriele Bonfiglioli, Presidente e Co-Fondatore di Acqua Foundation.

L’industria della moda è conosciuta come uno dei più grandi inquinatori del mondo. Dalla fine degli anni ’90 il fast fashion ha dominato, generando un’enorme quantità di gas serra con un effetto devastante sull’ambiente. Il consumatore medio nel 2019 possedeva il 70% in più di vestiti rispetto al 2000. Il cotone e i tessuti sintetici, come il poliestere e il nylon, sono materiali con un impatto negativo sull’ambiente e sull’acqua in particolare. La coltivazione del cotone, infatti, richiede l’uso di un’enorme quantità d’acqua e uno dei più devastanti disastri ambientali creati dall’uomo è stato anche quello innescato dalla coltivazione proprio del cotone. Il poliestere e il nylon si dividono nelle lavatrici, il che porta all’accumulo di microplastiche nei sistemi idrici: gli scienziati dicono che le microplastiche
si stanno aprendo la strada verso la nostra catena alimentare, questo è un problema di cui non conosciamo ancora le conseguenze.

Alcuni dati sugli effetti del Fast Fashion sulle risorse idriche e gli Oceani:

  • Il settore della moda è la seconda industria che consuma più acqua al mondo.
  • L’industria della moda contribuisce al 10% delle carbon-emission a livello globale.
  • L’industria della moda contribuisce al 20% del Waste-Water globale.
  • Il lavaggio dei vestiti ogni anno rilascia oltre 500,000 tonnellate di microfibre negli
    oceani equivalenti a 50 miliardi di bottigliette di plastica.
  • Per realizzare una maglietta di cotone sono necessari ca. 2700 litri d’acqua, che sarebbero sufficienti per una persona per bere 2,5 anni.

Una risposta a questo problema è il Virtual Clothing: divertente, ma ecologico e soprattutto un modo per mitigare gli effetti collaterali della globalizzazione fast fashion, portando l’idea che chiunque può partecipare in modo creativo alla normalizzazione dell’ecosistema del nostro pianeta.

La collezione digitale sarà disponibile sul sito e sulla pagina Instagram di ALTERATION SPACE e Acqua Foundation, dove ogni sostenitore, tramite una piccola donazione, potrà scegliere il proprio outfit digitale. A seguire le artiste elaboreranno una nuova immagine combinando l’outfit digitale con una foto caricata dal sostenitore.

Le donazioni sosterranno un progetto di solidarietà in collaborazione con Amref Health Africa – Italia. Insieme per supportare alcune comunità del Sud Sudan di una delle regioni del globo più colpite da grandi siccità e carestie, l’area del Greater Equatoria. Attraverso tale progetto Amref vuole migliorare le condizioni socio-economiche e sanitarie, di sicurezza alimentare e nutrizionali della popolazione tramite la formazione di “Safe Water Champions”, giovani promotrici dell’igiene e dell’utilizzo di acqua pulita. Figure essenziali a livello comunitario per stimolare il cambiamento delle abitudini famigliari, nell’ambito della gestione dell’acqua e dell’igiene a livello domestico e la riabilitazione di pozzi di superficie per un accesso più sicuro e duraturo all’acqua potabile. “Siamo lieti di prender parte a questa iniziativa originale, insieme ad Acqua Foundation e alle due artiste” afferma Guglielmo Micucci, Direttore di Amref Health Africa-Italia “sia
perché ci offre la possibilità di parlare di salute in Africa, attraverso il mondo della moda, sia perché potremo rafforzare le azioni concrete in comunità fragili del Sud Sudan”.